sabato 6 dicembre 2014

"GUARDATEMI IN FACCIA" Ritratti nella mente, mostra di Giordano Floreancig

Ex convento di San Francesco
Pordenone, 
piazza della Motta 2
Dal 07/12/2014 al 11/01/2015 
Con il Patrocinio e il
sostegno di 
COMUNE DI PORDENONE

Da tutta l'opera di questo grande artista risulta che lui non crede
all'elezione o alla salvezza, ma alla degradazione e alla caduta dell'umanità : dunque anche la sua pittura non è un processo elettivo, ma degradante.
Guardatemi in faccia è l'esposizione della autenticità del tormento umano dove solo gli imbecilli non hanno possibilità di rispecchiarsi 
”. (Ezio Vendrame)

 “Guardatemi in faccia” è un grido e una richiesta di attenzione, e soprattutto il titolo di una mostra personale dedicata a Giordano Floreancig in una sede di grande suggestione: l'ex convento di San Francesco a Pordenone.

Oltre 300 ritratti a olio su tela che custodiscono un messaggio preciso: la normalità non esiste. Ogni personaggio sgomita per farsi notare, appare e grida. Volti liberi e soli, qui accostati su alte pareti come in un’antica quadreria in modo che il visitatore possa guardare in faccia un altro lato della realtà, quella pazzia che è in tutti noi e che ci rende unici e diversi dagli altri.

Ogni tela è accompagnata da un nome proprio a definire un'identità in mezzo a una folla di forme e colori: busti e mezzi busti di aspetto quasi sfrontatamente espressionista – perché, secondo l’artista, è soprattutto il volto che ci contraddistingue e parla di noi -,  ritratti di una cromia assoluta realizzati senza tavolozza e cavalletto, dal tubetto alla tela.

Progetto: Marco Viola Studio con Sebastiano Corazzin
A cura di: Linda Pilar Zanolla

Orario: dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 19.30 
domenica e festivi 11.00/13.00 - 15.30/19.30
Lunedì chiuso
Inaugurazione sabato 06/12/2014 ore 18.30

mercoledì 3 dicembre 2014

FRAGILE presenta i PETit TABLE di Anna Gili

Fragile presenta la nuova collezione di Anna Gili dedicata agli animali “Animalove”, i PETit TABLE: una serie di quattro tavolini in edizione numerata di ispirazione zoomorfa, in vetro e ceramica realizzata a Nove, uno dei siti di eccellenza della tradizione ceramica del made in Italy. 

Le nuove creazioni di Gili si inseriscono propriamente nel solco della ceramica di art design che ha in Italia una lunga tradizione. Oggetti portatori di un'eco primordiale ma stilisticamente moderni, facilmente inseribili in un contesto di home decoration per la loro accessibilità al vasto pubblico e, allo stesso tempo, esemplari da collezione.

I tavolini di Anna Gili sono home sculptures, amorevolmente al servizio della vita domestica: vere e proprie presenze iconiche, allegre e talvolta anche severe.
Come Anna Gili racconta: “…adatti a tutti coloro che amano gli animali… Questa forma di presenza animale “inanimata” è comunque una presenza positiva, terapeutica, che protegge e rassicura l’essere umano dalle sue ataviche fobie…”. 
Le creazioni di Anna Gili mettono in dubbio in modo sottile e ironico il nostro rapporto con l’uso e il possesso di oggetti, che si trasformano in presenze vive e vanno ad abitare il nostro ambiente quotidiano.
Opening: mercoledì 3 dicembre dalle ore 18_ Via San Damiano 2

lunedì 1 dicembre 2014

Poliedrica. Ritratto di città. 1.12_ Vie d'acqua, vie di civiltà

Lunedì 1 dicembre alle ore 18 allo Spazio Oberdan si terrà un nuovo incontro del ciclo POLIEDRICA. RITRATTO DI CITTA', ideato da Elda Cerchiari Necchi e curato da Chiara Rosati, dal titolo: “Vie d’acqua, vie di civiltà”. La rete  delle vie d’acqua lombarde è candidata a ‘patrimonio dell’umanità’. Vie di scambio, anche culturale, arricchiscono da sempre il nostro territorio. 
A. Ingranni. Naviglio a San Marco
Un esperto, Paolo Volorio, architetto e professore presso la Facoltà di Architettura di Milano incaricato del corso di Caratteri Costruttivi dell’Edilizia Storica, ne traccia la storia  e sottolinea come ancora oggi, quando i più moderni mezzi di comunicazione hanno ridotto l'importanza delle vie d'acqua, queste continuano a presentarsi ai nostri occhi come una testimonianza incancellabile del nostro passato e un’interessante risorsa turistica.
Conca del Naviglio
Il sistema lombardo di canali navigabili, con epicentro a Milano, si è sviluppato dal Medioevo all'Ottocento. Questa rete ha incrementato rapporti commerciali, attività agricole, intrecci culturali di straordinaria qualità, offrendo all'intera Europa un esempio mirabile di civiltà.
R. De Angelis_Via Senato futura con i navigli  riaperti 
A partire dagli anni ’70 del Novecento comincerà a svilupparsi un interesse per questa realtà, con un fiorire di studi storici e di proposte di ripristino e riapertura che hanno trovato nella prossima occasione dell’Expo Internazionale 2014 nuovo vigore polemico e propositivo, teso a recuperare il ruolo centrale di Milano città d’acqua nel contesto europeo (come l’ebbe storicamente) non soltanto per recuperare qualità ambientale, ma anche nell’ottica di un sistema di trasporti ‘dolce’ ed ecologicamente compatibile. 

Anche questo incontro di POLIEDRICA sarà accompagnato da un allievo del Conservatorio di Milano. Danilo Mascetti eseguirà al pianoforte le Composizioni d’acqua di Claude Debussy (1862-1918) da Images I e II: Reflets dans l'eau; Mouvement; Poissons d'or.

lunedì 17 novembre 2014

Poliedrica. Ritratto di città. 17.11_ Invito all'arte contemporanea

Lunedì 17 novembre alle ore 18 allo Spazio Oberdan si terrà il terzo incontro del ciclo POLIEDRICA. RITRATTO DI CITTA', ideato da Elda Cerchiari Necchi e curato da Chiara Rosati, dal titolo “Invito all'arte contemporanea”. Le Gallerie d'Italia in piazza della Scala: un esempio di eccellenza collezionistica aperto alla cittadinanza.  

Francesco Tedeschi – professore di Storia dell'Arte Contemporanea all'Università Cattolica – ci racconterà le vicende della collezione di Intesa Sanpaolo risultato dell’impegno dedicato da molteplici soggetti, in primis la Banca Commerciale Italiana, nel raccogliere opere dell’arte italiana del Novecento.
Un progetto scientifico che ha portato all'apertura, due anni fa, di uno straordinario spazio nel cuore di Milano: le Gallerie d'Italia in piazza della Scala. 

Una sede espositiva dove, accanto ai nomi più illustri, viene riconosciuta l’importanza del contributo di numerosi autori che hanno segnato le molteplici strade di una storia dell’arte che vive di pluralità. In questo senso la presentazione di singoli lavori e il collegamento fra di essi in alcuni dei racconti possibili offrono una visione poliedrica anche per il carattere della raccolta stessa, che si presenta, alla pari di altre simili collezioni, come un patrimonio sfaccettato, da conoscere e apprezzare.
Anche questo terzo incontro di POLIEDRICA sarà accompagnato da due giovani promesse del Conservatorio di Milano: Yuzuko Sudo, soprano e Nari Kim, pianoforte, che eseguiranno alcuni brani di Arnold Schönberg, Alban Berg e Paul Hindemith.

lunedì 3 novembre 2014

Poliedrica. Ritratto di città. 3.11_ Bramante in anteprima.

Il secondo appuntamento dell'Associazione Elda Cerchiari Necchi allo Spazio Oberdan è con Emanuela Daffra, dal  1990 in servizio presso la Soprintendenza BSAE di Milano  in qualità di storico dell’arte, che ci conduce alla scoperta di alcuni aspetti inediti della poliedrica figura di Donato Bramante, in anteprima rispetto alla mostra che, a cinquecento anni dalla sua morte, gli sarà dedicata a Brera a partire dal 2 dicembre. 
D. Bramante. "Cristo alla colonna". Pinacoteca di Brera
Una lettura del ruolo guida di Bramante nella Milano di Ludovico il Moro, che apre nuove prospettive sul Rinascimento milanese.

Ciò che più ci affascina è il rinnovamento innescato da Bramante nel territorio lombardo che, in un momento di straordinaria vitalità culturale della corte sforzesca, tocca non solo l’architettura, ma anche - e forse in modo più esteso - l’insieme delle arti figurative,  procurando un forte rinnovamento all’attività di illustri maestri coevi, tra cui Vincenzo Foppa, Ambrogio Bergognone, Bartolomeo Suardi (che dal 1489 è noto con il soprannome di Bramantino) e Bernardo Zenale.
Ciascuno di essi reagirà in modo originale al suo modo “eroico” di occupare e di rappresentare lo spazio, in cui il riferimento all’antico è la chiave essenziale per rendere attuale il modo di rappresentare la realtà.  
E per creare un perfetto connubio tra discipline e temi di grande suggestione, l’Associazione Elda Cerchiari Necchi ha coinvolto quest’anno il Conservatorio G. Verdi di Milano. Alcuni suoi giovani allievi di talento accompagneranno buona parte degli incontri con un breve intervento musicale. 
Nella serata del 3 novembre, in particolare, viene gettato un ponte tra le misteriose proporzioni delle polifonie di Bach e l'architettura di Bramante.
J.S. BACH (1685-1750)
Ogni espressione dell’ingegno umano può essere ricondotta all’assunto pitagorico “tutto è numero”. Forte di quest’idea, Johann Sebastian Bach dedicò la sua intera vita alla ricerca del perfetto equilibrio tra le strutture matematiche che sottendono alla moltitudine delle sue composizioni e la ricerca dell’originalità espressiva che distingue la sua opera. Forse per questo Bach è detto “Architetto di Dio” e come il Bramante ha saputo meglio di altri rappresentare la grandezza del divino nella sua manifestazione agli uomini.  
Andrea Cavalazzi (1999) eseguirà la Suite n.3 in do magg. BWV per violoncello solo (25’) di J.S. Bach.  Preludio - Allemanda - Corrente – Sarabanda - Bourrée – Giga.

lunedì 20 ottobre 2014

Poliedrica. Ritratto di città_ Associazione Elda Cerchiari Necchi

Dal 20 ottobre 2014 al 16 marzo 2015
Milano si racconta attraverso alcuni suoi protagonisti.
Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2_ Milano

L'Associazione Elda Cerchiari Necchi presenta al pubblico un ricco programma di incontri dal titolo POLIEDRICA. RITRATTO DI CITTA', ideato da Elda Cerchiari Necchi e curato da Chiara Rosati.
Gli appuntamenti si terranno il lunedì alle ore 18. Ingresso libero.
In collaborazione con la Provincia di Milano, con il Patrocinio del Comune di Milano, il contributo di Gallerie d'Italia e con la partecipazione straordinaria del Conservatorio G. Verdi di Milano.

Nove appuntamenti per delineare alcuni aspetti cruciali di quelle competenze e abilità umane che arricchiscono il vivere cittadino.
Si spazia dal teatro - Massimo Navone - alle arti figurative - Marco Carminati -, dal cinema - Maurizio Nichetti - alla musica - Emilio Sala -, dalle collezioni pubbliche e private - Emanuela Daffra e Francesco Tedeschi - all'antropologia del territorio - Paolo Volorio- e alla critica d'arte - Elda Cerchiari.
L'intento dell'Associazione di aprirsi ai giovani si concretizza quest'anno nel coinvolgimento degli allievi del Conservatorio G. Verdi di Milano, che apriranno parte degli incontri con musiche di compositori scelti per creare un perfetto incrocio di temi e suggestioni.
Un esempio fra tutti: gettare un ponte tra le misteriose proporzioni delle polifonie di Bach e l'architettura di Bramante.

mercoledì 8 ottobre 2014

BLACK MIRROR – MAT COLLISHAW a Roma, Galleria Borghese


A cura di Anna Coliva e Valentina Ciarallo.

Dall’8 ottobre 2014 fino all’11 gennaio 2015 la Galleria Borghese, museo di fama mondiale, diretto da Anna Coliva,  fonde l'arte contemporanea con la sua collezione storica in una nuova e ambiziosa mostra di Mat Collishaw. Black Mirror presenta quattro opere che dialogano con la collezione di capolavori dell’arte esposti nel museo.
Mat Collishaw. Black Mirror. Foto di Andrea Simi 
Tre dipinti di Caravaggio (il San Gerolamo, la Madonna dei Palafrenieri e il Davide con la testa di Golia) appaiono e scompaiono dietro le superfici di grandi specchi incorniciati in vetro nero di Murano. Le figure sono animate e si presentano come in posa per la pittura; esse respirano, chiudono gli occhi e si muovono davanti a noi. Sono persone comuni, in procinto di essere trasformate in icone religiose, come spettri intrappolati in uno spazio indefinito tra il mondo reale e il regno della pittura. 
Mat Collishaw. Zootropio. Foto di Andrea Simi
La Strage degli Innocenti di Ippolito Scarsella trova la sua interpretazione contemporanea nella quarta opera esposta al piano terra del museo. Qui la rappresentazione della violenza frenetica è enfatizzata e messa in scena prepotentemente nella forma di uno Zootropio tridimensionale - una versione contemporanea di un giocattolo ottico di età vittoriana. Lo Zootropio accresce tale cornucopia di ferocia presentando un gran numero di personaggi in una massa ondeggiante di brutalità caleidoscopica, dove atti orribili hanno luogo, anch’essi intrappolati in un purgatorio di frenetica, interminabile violenza.  
La mostra è organizzata da 1/9 una galleria d'arte contemporanea privata attiva a Roma dal 2005 e fondata da Fabio Ianniello. 
Il British Council, partner della mostra, ha espresso il suo supporto attraverso un film documentario sulla mostra, attualmente in via di produzione. Il film è prodotto da Cecile Leroy per Person Films ed  è raccontato attraverso gli occhi di Elisa Fuksas.







domenica 28 settembre 2014

Roma Art 2Nights

Èdra. Connecting landscapes,
Ambasciata del Brasile a Roma
Foto di Valerio Iacobini
Dal 26 al 28 settembre ha luogo la quarta edizione di Roma Art 2Nights il lungo we d'arte contemporanea capitolino promosso da Untitled Association.
Oltre 20 spazi tra gallerie, fondazioni e istituzioni estere aprono le loro porte anche con orari straordinari.
Ecco alcune proposte: presso la Galleria Frutta si apre la tappa italiana di A Petite Fair, la già famosa piccola fiera indipendente e itinerante nata nel 2012.
Da non perdere anche l'appuntamento con There is No Place Like Home, il progetto di 29 artisti in un cantiere dell'Aurelia Antica.
Domenica 28 alle ore 19 presso l'Accademia di Francia a Villa Medici è annunciato il vincitore della nuova edizione del Menabrea Art Prize. 

Èdra. Connecting landscapes, installation view
Centro Russo di Scienza e Cultura. 
Quest'anno il progetto si arricchisce di un nuovo progetto curatoriale dal titolo Èdra. Connecting landscapes, ideato da Carmen Stolfi per Untitled Association, e pensato per coinvolgere le istituzioni accademiche e culturali internazionali attive a Roma. Una mostra collettiva diffusa, le cui opere sono disseminate per la città: Ambasciata del Brasile a Roma, Ambasciata del Messico in Italia, Reale Istituto Neerlandese a Roma, Istituto Polacco, Centro Russo di Scienza e Cultura, American Academy in Rome.
Il programma completo è scaricabile dal sito www.untitled-association.org 

giovedì 26 giugno 2014

Mostra "Lo Smalto / The Enamel" _ Fragile


Dal 26 giugno Fragile presenta la mostra "Lo Smalto / The Enamel" una selezione di smalti italiani e stranieri che vanno da oggetti degli anni 50 di Gio Ponti per De Poli, agli smalti di Del Campo _ prestati da Paola Cazzola Zanotelli_ ai gioielli smaltati dello stesso periodo di Ottaviani, Matisse, Viganò, fino alla nuova produzione di oggetti e arredi in smalto contemporanei di Marco Zanuso jr e ai gioielli di Katharina LitzIn questa occasione Fragile annuncia una nuova importante collaborazione con la galleria Ornamenti d'autore (Milano).
Così si potranno ammirare pezzi unici frutto di quell'impegno che nei primi del Novecento ha visto affermarsi la creatività italiana in molti settori delle arti figurative, spingendo gli artisti a ricercare nuovi linguaggi.

Marco Zanuso jr espone invece il progetto Bonsai: tavolini in smalto piccoli e piccolissimi. Tanto piccoli da diventare oggetti decorativi o delle piccole sculture, introducendo l'affascinante tema del "fuori scala", i tavoli Bonsai funzionano sia singolarmente che in gruppo, con piani di appoggio combinabili e di altezze diverse. 
ww.fragilemilano.it

martedì 8 aprile 2014

ACHEO presenta il nuovo sistema cucina AC86


Fuori Salone 2014
Quest'anno Acheo gioca con linee e colori su diversi concetti di spazio: spazio celato - colonne con vari usi e dimensioni - e spazio rivelato - isole e basi di appoggio con schienali- e lo fa presentando il nuovo sistema cucina AC86.
I suoi profili sono decisi e sfuggenti grazie ai fianchi a 45° che conferiscono all'insieme un piglio moderno e scattante.

Originale caratteristica di AC86 è la gola orizzontale che corre lungo i fianchi con un motivo che suggerisce inediti grafismi – rivisitando atmosfere ‘60s – permettendo di giocare con materiali e colori.

Un modello di cucina rivolto a un pubblico raffinato, interessato a inventare per sé nuovi spazi in cucina.

Galleria Acheo via Fiori Chiari, 34 Milano
8-13 aprile_ orario continuato 10:30-22
www.acheo.it

FRAGILE presenta IL DESIGN FA 90 / NINETIESTASTIC DESIGN e LUCE CONTINUA

In occasione dell’edizione 2014 del Salone Internazionale del Mobile FRAGILE presenta due mostre 
IL DESIGN FA 90 / NINETIESTASTIC DESIGN L’ABC del design italiano del ‘900 attraverso i suoi protagonisti, a cura di Anty Pansera 
e  LUCE CONTINUA
Oggetti luminosi di Stefano Galuzzi

Prima fase di un inusuale percorso espositivo alla scoperta di 90 nomi di riferimento del design del ‘900, attraverso un'articolata selezione di oggetti firmati, prodotti e pubblicati da progettisti, aziende e testate che hanno fatto grande il made in Italy, la mostra dal titolo IL DESIGN FA 90 / NINETIESTASTIC DESIGN è costruita con un rimando incrociato di nomi di aziende e designer permettendo così di spaziare da Aulenti, Artemide e Album fino a Zanuso, Zanotta e Zodiac passando da BBPR, Bracciodiferro e Bravacasa, da Frattini, FontanaArte e Forme…  



Lampade, imbottiti, librerie, sedute e tavoli, ma anche gioielli e oggetti in ceramica e in vetro offriranno ai visitatori italiani e stranieri una raccolta di arredi e “preziosi” prodotti di design, interessanti anche il grande pubblico, al di fuori della ristretta cerchia del collezionismo. Ad affiancarli, per una più precisa documentazione che completa e arricchisce il ruolo di Milano capitale del design, anche le riviste storiche, dagli anni Cinquanta, anch’esse così numerose da sfidare l’alfabeto: da Abitare a Zodiac, ben ventisei dedicate all'arredamento e diciotto al design. 




FRAGILE inaugura anche una nuova sezione dedicata al design contemporaneo nello spazio affacciato sul cortile interno della galleria di via San Damiano 2, presentando la mostra LUCE CONTINUA di Stefano Galuzzi: evocativi oggetti luminosi di spiccata sensorialità e matericità. Piccole sculture di porfido e marmo, da cui la luce emana rivelandosi con discrezione.


“Luci di cortesia, per pensare, da osservare come il fuoco di una candela”, come le descrive il loro autore. Creazioni la cui funzionalità risiede nel piacere che scaturisce dalla loro presenza e dal contatto con la materia.Oggetti ideati da Stefano Galuzzi, noto fotografo di moda, che approda con questa mostra al mondo del progetto.

Allestimenti a cura di Linda Zanolla.

Apertura 8 - 18 aprile 2014
Orari 10.30 - 13 / 15.30 - 19.30 
durante il Salone orario continuato 10.30 - 21.30
Ingresso libero
www.fragilemilano.com


MARSET presenta la nuova lampada FollowMe disegnata da Inma Bermúdez



In occasione dell’edizione 2014 del Salone Internazionale del Mobile, Marset - azienda catalana leader in Spagna per l’illuminazione domestica distribuita in esclusiva da MDA Italia - presenta in anteprima presso Galleria Acheo in via Fiori Chiari 34 a Milano la nuova lampada FollowMe, disegnata da Inma Bermúdez.
Nuove suggestioni di luce, moderne, discrete e raffinate si aggiungono al ricco catalogo di novità Marset presentate a dicembre e ancora esposte in showroom.

Portatile e ricaricabile, FollowMe è una lampada da tavolo maneggevole che può seguirti ovunque tu vada.
Per le sue piccole dimensioni, il suo calore e il suo carattere discreto, evocativo di atmosfere raccolte, è ideale sia per interni che per esterni.
Può accompagnare piacevoli momenti anche su terrazze, ristoranti e luoghi d’incontro non forniti di energia elettrica o sostituire la suggestiva luce delle candele. Il pratico manico in quercia ti invita a sollevarla. Piccola e compatta diventa un tuo personale accessorio. 
Durante il Fuori Salone orario continuato 10.30 -22

www.marset.com
www.mdaitalia.it

venerdì 28 marzo 2014

Untitled Association e Menabrea Art Prize al miart

Il Menabrea Art Prize approda anche quest'anno al miart con uno spazio espositivo dedicato (area miartalks) in calendario dal 28 al 30 marzo presso Fieramilanocity.

Nato dalla collaborazione tra untitled association, associazione no-profit con sede a Roma che opera nel mondo dell'arte contemporanea, e Birra Menabrea, il premio è finalizzato a promuovere giovani artisti italiani non ancora rappresentati da gallerie. 

Quest'anno saranno presentati i lavori dei finalisti dell'edizione 2013, selezionati per la realizzazione di un lavoro originale a tema che sarà riprodotto, in limited edition, sull'etichetta di una bottiglia delle referenze di Birra Menabrea, oltre all’opera realizzata grazie al premio da Diego Marcon, suo ultimo vincitore.
Il tutto accompagnato dalla degustazione dell'inconfondibile birra biellese.
www.untitled-association.org

lunedì 17 marzo 2014

Paesaggi senza confini, ultimo incontro: "Lo spazio della natura nel territorio urbano".

Siamo giunti all'ultimo appuntamento del ciclo "Paesaggi senza confini" dal titolo "Lo spazio della natura nel territorio urbano" che si terrà il 17 marzo alle ore 18 sempre allo Spazio Oberdan.

Tratteremo un tema che ci riguarda tutti e cioè quello del recupero di spazi abbandonati al degrado trasformati in parchi, in orti urbani, frutteti e giardini d'acqua. Lo faremo partendo dalla splendida, e forse ancora poco nota, esperienza del Boscoincittà, per arrivare al recente recupero di aree a Sesto San Giovanni e ai progetti ancora in fase di lancio e realizzazione. Ci accompagna in questo viaggio Silvio Anderloni che ci descriverà le attività del Centro di Forestazione Urbana e Italia Nostra Milano Nord. 

lunedì 3 marzo 2014

Paesaggi senza confini presenta l'evento performativo : "CITTA' E'..."

Siamo giunti al penultimo incontro di “Paesaggi senza confini” uno dei più originali ed entusiasmanti  dell'intero ciclo ideato dall'Associazione Elda Cerchiari Necchi.
Il 3 marzo alle ore 18 - sempre allo Spazio Oberdan - il progetto teatrale dal titolo "Osservare per scrivere, scrivere per vedere", nato in collaborazione con Milano Teatro Scuola Paolo Grassi diretta da Massimo Navone, giunge alla sua fase conclusiva con l'evento performativo CITTA' E'...

Dal lavoro di osservazione sul territorio e scrittura i cui esiti sono stati presentati da Renata M. Molinari in forma di lettura nella serata del 3 febbraio si passa all’approfondimento di temi, situazioni e atmosfere milanesi, tanto da centrare lo spettacolo sul nostro “abitare la città”.

Immagini, ritmi, voci e rumori, parole d’attore, passi di danza , motivi musicali e canzoni originali e antiche (“Miracolo a Milano”, di G. D’Anzi; “Come è bella la città” di G. Gaber...) verranno a legare scritture diverse tra la Milano di oggi e la memoria di quella di ieri: appunti per uno spettacolo che da qui può proseguire.
Con la regia di Massimo Navone.

lunedì 17 febbraio 2014

Paesaggi senza confini presenta : "Rapporto tra realtà naturale e architettura: il paesaggio elettrico di Piero Portaluppi".



Lunedì 17 febbraio alle ore 18 il ciclo Paesaggi senza confini continua allo Spazio Oberdan con l'incontro dal titolo "Rapporto tra realtà naturale e architettura: il paesaggio elettrico di Piero Portaluppi".

Paolo Volorio - professore presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano -  illustrerà il dialogo tra architettura e paesaggio in una realtà particolarmente originale come quella delle centrali idroelettriche costruite in Val Formazza, agli inizi del Novecento, da Piero Portaluppi (1888-1967).
Il risultato di tale fervido periodo creativo, dove si fondono perfettamente motivi funzionali e decorativi, appare inedito nella storia dell'architettura industriale, consentendo alle centrali idroelettriche di divenire quella "collana di gemme" a cui il committente aspirava e, forse caso unico, impreziosisce il paesaggio anziché degradarlo
La serata è parte del programma dell'Associazione Culturale Elda Cerchiari Necchi, il cui motto è "Cultura e risorsa", che nasce a Milano con l'intento di sviluppare la consapevolezza delle grandi potenzialità contenute nella cultura e nella svolta storica contemporanea.

lunedì 3 febbraio 2014

"Osservare per scrivere, scrivere per vedere" settimo appuntamento del ciclo "Paesaggi senza confini"


Nuovo appuntamento del ciclo "Paesaggi senza confini" - ideato dall'Associazione Culturale Elda Cerchiari Necchi -  il 3 febbraio alle ore 18 allo Spazio Oberdan. 
Si tratta della seconda serata dedicata al progetto didattico nato in collaborazione con la Milano Teatro Scuola Paolo Grassi diretta da Massimo Navone. 

 "Osservare per scrivere, scrivere per vedere" è un work in progress, ideato e curato da Renata M. Molinari: parole per dire la città, movimenti, posture e azioni per vederla, esperienze per raccontarla. Questa ricerca concentra l'attenzione sulle diverse nature che possiamo incontrare nel nostro percorso metropolitano; l'obiettivo non è fare un reportage sulla "natura in città", ma realizzare delle azioni artistiche a partire dalla esperienza che ne facciamo.

Dopo aver incontrato il 25 novembre Renata M. Molinari e gli ex allievi drammaturghi che hanno introdotto i temi in oggetto attraverso lavori passati, il progetto approda il 3 febbraio alle ore 18 ad una fase più avanzata in cui gli allievi del III anno del Corso di Autore della Scuola Paolo Grassi leggeranno brani tratti dai testi appositamente scritti a seguito di esperienze vissute in piccoli gruppi, da soli, o più spesso in coppia, alla scoperta del verde cittadino.

Il 3 marzo alle ore 18 Milano Teatro Scuola Paolo Grassi presenterà il suo “Evento performativo” finale. I materiali scritti durante il laboratorio dagli allievi del Corso di Autore, composti in una drammaturgia originale, verranno messi in scena con attori diplomati alla Paolo Grassi, con la regia di Massimo Navone, direttore della Scuola.

lunedì 20 gennaio 2014

Sesto incontro del ciclo "Paesaggi senza confini" dal titolo “La ricerca artistica e lo spazio tra tecnologia e natura” con Antonello Negri

Il 20 gennaio alle 18 riprenderà il ciclo di incontri allo Spazio Oberdan dal titolo “Paesaggi senza confini” ideato dall'Associazione Culturale Elda Cerchiari Necchi.


Antonello Negri, professore ordinario di Fonti, modelli e linguaggi dell'arte contemporanea presso il Dipartimento di Beni culturali e ambientali dell’Università degli Studi di Milano, interverrà sul tema “La ricerca artistica e lo spazio tra tecnologia e natura”.

Il paesaggio naturale o artificiale che ci circonda, è oggetto da sempre dell’osservazione artistica:natura, tecnologia e artificio vengono a costituire così il fulcro dell’incontro che prenderà avvio dal lavoro di Lucio Fontana nell’ambito della sua idea di ‘spazialismo’ per approdare, in tempi più recenti, a un superamento dei limiti offerti dai mezzi espressivi tradizionali e dall’idea di ‘quadro’.

La natura è ispiratrice di soluzioni formali estremamente essenziali: questo avviene, per esempio, nell'opera di Kounellis e di Beuys.


Altri artisti prediligono, invece, interpretazioni fortemente autoreferenziali-Richard Long - oppure si misurano con l'ampiezza del territorio: HeizerSmithson, De Maria e Christo (Land Art). 
Una summa esemplare di queste tematiche è attualmente costituita dall'opera di un allievo di Beuys,Anselm Kiefer
La sua monumentale pittura incentrata sulla rappresentazione di grandi spazi devastati, è sfociata nell'installazione dei Sette Palazzi Celesti all'Hangar Bicocca, molto nota al pubblico milanese.

lunedì 13 gennaio 2014

2014 Riprendono gli incontri del ciclo "Paesaggi senza confini"


Nel corso degli appuntamenti ideati dall'Associazione Elda Cerchiari Necchi finora condivisi abbiamo cercato di affrontare alcune accezioni, complesse e profonde, del termine “paesaggio”. Con esso abbiamo sempre inteso uno spazio modellato dall’uomo e arricchito dalla sua creatività.
Diversi gli scenari, sia da un punto di vista geografico e temporale, sia di contenuto. Così abbiamo ‘spaziato’ dall’estetica all’antropologia, dalla musicologia alla drammaturgia, con alcuni protagonisti di queste discipline.
Il centro propulsore di questo viaggio è l’umanità, il filo rosso la capacità umana di intrecciare relazioni con gli strumenti di cui disponiamo: parole, suoni, luci, forme…

Abbiamo scoperto che attraverso l’arte si può descrivere quel che è intrinseco al fenomeno della spazialità e della sua rappresentazione; attraverso la filosofia l'esistenza di spazi ‘simbolici’ che nutrono la nostra capacità di osservazione. Il punto di vista antropologico ci ha permesso di comprendere che la lettura del paesaggio e la sua valutazione dipendono dalla cultura dell’osservatore. I paesaggi sonori ci hanno poi aiutato a definire e comprendere - non senza ironia - gli ambiti d’azione delle nostre esistenze urbane. L’esperienza solitaria e profonda di spazi naturali, vissuta con uno sguardo teatrale, ha fatto emergere frammenti di memoria connessi alla nostra dimensione privata, spesso fortemente intrecciata con quella collettiva.
Matrice comune di tutti gli incontri - anche di quelli che vi invitiamo a seguire nel nuovo anno a partire da lunedì 20 gennaio – è offrire uno spunto di riflessione, curiosità e approfondimento di diverse discipline, stimolando un’apertura mentale che aiuti a comprendere la complessità del mondo contemporaneo.
Vi aspettiamo dopo la pausa festiva, sempre numerosi e partecipi, per condividere nuove esperienze di conoscenza. A presto!