A cura di Anna Coliva e Valentina Ciarallo.
Dall’8 ottobre 2014 fino all’11 gennaio
2015 la Galleria
Borghese, museo di fama mondiale, diretto da Anna Coliva, fonde l'arte contemporanea con la sua
collezione storica in una nuova e ambiziosa mostra di Mat Collishaw. Black
Mirror presenta quattro opere che dialogano con la collezione di capolavori
dell’arte esposti nel museo.
Mat Collishaw. Black Mirror. Foto di Andrea Simi |
Tre
dipinti di Caravaggio (il
San Gerolamo, la Madonna dei Palafrenieri e il Davide
con la testa di Golia) appaiono e scompaiono dietro le
superfici di grandi specchi incorniciati in vetro nero di Murano. Le figure
sono animate e si presentano come in posa per la pittura; esse respirano,
chiudono gli occhi e si muovono davanti a noi. Sono persone comuni, in procinto
di essere trasformate in icone religiose, come spettri intrappolati in uno
spazio indefinito tra il mondo reale e il regno della pittura.
Mat Collishaw. Zootropio. Foto di Andrea Simi |
La Strage degli Innocenti
di Ippolito Scarsella trova la sua interpretazione contemporanea nella quarta
opera esposta al piano terra del museo. Qui la rappresentazione della violenza
frenetica è enfatizzata e messa in scena prepotentemente nella forma di uno
Zootropio tridimensionale - una versione contemporanea di un giocattolo ottico
di età vittoriana. Lo Zootropio accresce tale cornucopia di ferocia presentando
un gran numero di personaggi in una massa ondeggiante di brutalità
caleidoscopica, dove atti orribili hanno luogo, anch’essi intrappolati in un
purgatorio di frenetica, interminabile violenza.
La mostra è organizzata da 1/9 una galleria d'arte contemporanea privata attiva a Roma dal 2005 e fondata da Fabio Ianniello.
Il British Council, partner della mostra, ha espresso il suo supporto attraverso un film documentario sulla mostra, attualmente in via di produzione. Il film è prodotto da Cecile Leroy per Person Films ed è raccontato attraverso gli occhi di Elisa Fuksas.