sabato 9 giugno 2018

LA MILANESIANA 2018


Al via l'edizione 2018 de La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi. In programma – tra Milano, Torino, Bormio, Verbania, Collodi, Ferrara, Villaggio di Cancelli, Ascoli Piceno e Firenze – 65 appuntamenti, con oltre 170 ospiti internazionali provenienti da 16 paesi e 9 mostre.

Tra gli ospiti: 2 Premi Nobel per la Letteratura, 4 Premi Pulitzer, 1 Premio Hemingway, 1 Premio Pen Faulkner, 6 Premi Strega, 4 Premi Bagutta, 6 David di Donatello, 3 Premi Campiello, 2 Premi Viareggio, 1 Premio Bancarella, 2 Premi Goncourt, 1 Premio Simon de Beauvoir,  1 Grand Prix du roman de l'Académie française, 2 Premi Principe delle Asturie, 2 Premi Medicis, 2 Premi Galileo Galilei, 1 Leone D'oro, 1 Palma d'oro, 2 Nastri d'argento, 1 Premio Pardo, 1 Premio Eleonora Duse, 1 Premio Golden Globe, 1 Compasso d'oro, 2 Premi Ubu, 1 Coppa Volpi.

Al suo diciannovesimo anno di età, La Milanesiana conferma la vocazione di manifestazione dedicata all’incontro delle arti e delle discipline scientifiche e rafforza il suo carattere di Festival itinerante che, sin dal suo nascere, ha coinvolto la città di Milano in molti spazi diversi – istituzioni, luoghi del lavoro e del confronto – per poi creare incontri inediti, per contenuto e voci, in molte altre città italiane. Il programma, ha infatti ampliato ogni anno la sua geografia. Nell’edizione 2018 si partirà, in particolare, da Torino e si arriverà sino a Ferrara, Collodi, Villaggio di Cancelli e ad Ascoli Piceno, oltre a tornare a Bormio e Verbania. 


www.lamilanesiana.eu

martedì 17 aprile 2018

Ledevò partecipa alla Design Week 2018


Durante la Design Week 2018, all’interno del circuito delle 5VIE, si potrà scoprire in una nuova veste una delle più antiche chiese di Milano, fondata durante il nono secolo e situata in Piazza Borromeo. La chiesa ha in seguito subito vari interventi architettonici fino alla realizzazione della facciata Seicentesca.
Il progetto espositivo - pensato per questa occasione da Ledevò, esperta nell’applicazione delle nuove tecnologie Led, con particolare attenzione alla qualità della luce - prevede l’installazione nelle cappelle laterali di alcune nuove creazioni di Design Ledevò alcune delle quali in mostra anche presso il Concept Store di via Formentini 4/6, situato nel cuore di Brera, che ospita permanentemente Fabrika Italia design e Marmo Arredo. Ledevò ha rinnovato  completamente l’impianto illuminotecnico dello spazio che supera l’idea di showroom tradizionale per diventare esso stesso protagonista, luogo di idee e stile prima ancora che semplice vetrina di oggetti e sistemi per il nostro vivere quotidiano.

Ledevò presenta le sue creazioni tra arte e design con un team di professionisti affiatati tra cui Arte da mangiare mangiare Arte, Pressed Materials, Visioni Olfattive, Fabrika Italia design e Marmo Arredo. In mostra, insieme ad alcune creazioni Ledevò, le nuove lampade disegnate da Vincenzo Bafunno, Fraser Toscanini, I "Progetti di luce" di Studio Pace10 e Ornella Piluso, alias topylabrys.


“INSPIRATION OF LIGHT”

Chiesa di Piazza Borromeo 6
17 - 22 aprile 2018 h. 15.00 – 23.00
Opening 5VIE: mercoledì 18 aprile 2018 - dalle ore 18.00 alle 23.00
Press Preview 5VIE: lunedì 16 aprile 2018 - ore 11.00


“ORCHESTRA D’INTERNI”

Concept Store - Via Formentini 4/6 | Brera Design District, Milano
17 – 22 aprile 2018  
Apertura: dalle ore 10 alle 22



giovedì 5 aprile 2018

TABOO - Book launch e reading di Gianandrea Poletta


TABOO - Gianandrea Poletta 
Book launch and reading of the artist's book 

April 5th - 1/9unosunove Arte Contemporanea (Rome) | 7:00 PM 
April 15th - Marselleria (Milan) | 7:30 PM
April 21th - Alcova (Milan) | 5.30 PM
May - Associazione Barriera (Turin) | 

In corsa con sé stesso, con i propri pensieri e con le esperienze reali
della sua quotidianità, Gianandrea Poletta realizza un vero e proprio libro d’artista di cui è anche protagonista e attore.

Lo mette in scena, presentandolo 
al pubblico, attraverso una serie
 di reading che si tengono tra i mesi 
di aprile e maggio in varie sedi: Roma, Milano e Torino.

Risultato di una collaborazione 
con Untitled Association, che realizza ogni anno il Menabrea Art Prize di cui Poletta è stato vincitore della sesta edizione, TABOO - pubblicato da CURA.books - è caratterizzato dall’uso di molteplici linguaggi come disegno, scultura, fotografia e scrittura.

Il lavoro di Gianandrea Poletta
 è fortemente determinato dalla vita
e dalle esperienze personali vissute. Perciò TABOO, il suo primo libro d’artista, raccoglie una selezione di brevi storie scritte in prima persona, una serie di foto in bassa definizione scattate con 
il telefono cellulare e una ricca varietà 
di disegni realizzati con inchiostro
 e pennarello disposti in una sequenza che sovrappone strumenti e temporalità.

Per Gianandrea Poletta l’esperienza
 è all'origine dell’intero processo creativo, a partire
dalle storie-cronache 
in una Milano underground, fino ai lividi disegni gestuali che ritraggono figure ambigue.

L’artista non ha paura di dire la verità
e di lasciare libera la sua intuizione,
 così TABOO da un lato sembra un romanzo di formazione, dall’altro è strutturato secondo una forma anarchica e libera.

Lo scenario scintillante di queste vicissitudini - racconta Attilia Fattori Franchini nell’introduzione -
a tratti incandescente, a tratti grottesco, è l'Italia, le province bigotte del Nord 
e principalmente, come si diceva, la città di Milano.

Testimoniare, abbracciare e rifiutare ...

In costante movimento tra periferia
 e centro, elegante, popolare
o sotterraneo, ogni luogo conferisce diversi atteggiamenti alla quotidianità narrata nel libro, rivelando connessioni misteriose.

TABOO è un libro d’artista che vuole farci entrare fortemente e intensamente nelle sue pagine tra personaggi
e riferimenti a volte banali,
 ma che sono parte del nostro immaginario collettivo.

Per quanto lontano sia in partenza, 
in TABOO il lettore si identifica e si ritrova dentro, per come è ora, o per come 
una volta è stato. 
In pursuit of himself, of his own thoughts and of the real experiences of his everyday life, Gianandrea Poletta creates a true artist's book in which he is both the main character and an actor.

He presents his story on stage, to the public, through a series of readings that will be held between April and May
 in various locations: Rome, Milan and Turin.

His work is the product of a collaboration with Untitled Association, that annually organizes theMenabrea Art Prize of which Poletta won the sixth edition. TABOO - published by CURA.books - is characterized by the use of multiple mediums such as drawing, sculpture, photography and writing.

Gianandrea Poletta's work is strongly defined by the artist’s own life and personal experiences. SoTABOO, his first artist's book, is a collection of short stories written in the first person, a series of low resolution phone pictures, and a rich array of ink and marker pen drawings arranged in a sequence that overlaps mediums and time.

For Gianandrea Poletta, experience underlies and triggers the entire creative process, from his chronicle writings from the Milan underground, to his bruised gestural drawings depicting ambiguous figures.

The artist is not afraid of telling the truth and leaving his intuition free, so if on one hand TABOO looks like a coming-of-age book, on the other hand it is structured according to an anarchic and free form.

As Attilia Fattori Franchini wrote in the introduction, the sparkling scenario of these vicissitudes - sometimes incandescent, sometimes grotesque -

is Italy, the bigoted provinces of the North and mainly, as previously said, the city of Milan.

Witnessing, embracing and rejecting ...

In constant movement between the suburbs and the city center, each place - be it elegant, popular or underground - confers different attitudes to the everyday life narrated in the book, revealing mysterious connections.

TABOO is an artist's book that wants us to enter strongly and intensely in its pages between characters
and sometimes trivial references that are part of our collective imagination.

No matter how distant the reader can be at the beginning, he is able to identify and find himself inTABOO, as he is now, or as he once was.

martedì 20 febbraio 2018

“POLIEDRICO ITINERARIO” Ri-creazione


Gli incontri a ingresso libero organizzati dall’Associazione Elda Cerchiari Necchi dal titolo “POLIEDRICO ITINERARIO” proseguono quest’anno con tre appuntamenti ideati in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia “Piero Martinetti” dell’Università degli Studi di Milano. 
Curati da Stefano Allovio e Chiara Rosati, saranno dedicati alle connessioni tra Creatività e Antropologia e si terranno alle ore 17 presso una prestigiosa sede dell’Ateneo milanese: Palazzo Greppi, Via Sant’Antonio 12.
Nel primo appuntamento dal titolo “Fare umanità”, che si tiene il 20 febbraio alle ore 17 – il professor Francesco Remotti riprende un concetto a lui caro: «In tutte le società e in ogni circostanza, l’essere umano non ha potuto perseguire altro disegno e non ha potuto costruire altra cosa che l’umanità, in qualsiasi maniera la intendesse». Questa tesi, elaborata dal filosofo e letterato tedesco Johann Gottfried Herder nella seconda metà del Settecento, è tuttora valida, non appena pensiamo al fatto che Homo sapiens è la specie più culturale che esista e che proprio per questo ha bisogno di ricorrere costantemente alla cultura per plasmare e dare forma a sé stesso, alla propria mente e al proprio corpo.
Nel secondo appuntamento dal titolo “Sensi di viaggio”, che si tiene martedì 6 marzo alle ore 17 – il professor Marco Aime affronta il tema del viaggio. Il viaggio è uscita dalla routine, è spaesamento che mette in gioco tutti i sensi.  Come diceva Sant’Agostino: «Il mondo è un libro aperto e chi sta a casa legge sempre la stessa pagina». Il viaggio modella lo sguardo e la mente del viaggiatore e, se vissuto in modo sincero e profondo, fa sì che al ritorno quella persona non sia più la stessa. È una forma di arricchimento e di rinnovamento,che nell’affrontare la diversità, costringe a riflettere su sé stessi. Un giro lungo per poi tornare a casa, diversi da quando si è partiti.  
Nel terzo e ultimo incontro dal titolo “Percorsi iniziatici”, che si tiene venerdì 23 marzo alle ore 17 – il professor Stefano Allovio affronta un tema centrale in antropologia. Si parla di iniziazione quando, in occasione di determinati eventi rituali, il singolo individuo muta e specifica il suo status all’interno del gruppo di appartenenza subendo una sorta di plasmazione sociale. Si tratta di un processo di fabbricazione degli esseri umani. Non di rado, durante i rituali, gli iniziandi devono superare prove e i loro corpi vengono segnati. Nel linguaggio dell’iniziazione, il tutto prende le sembianze di un viaggio che si nutre di sceneggiate, mascherate, pratiche cruente, insegnamenti urlati e segreti sussurrati. Grazie a questi incontri scopriamo aspetti sorprendenti che ci portano a declinare in modo diverso e profondo il concetto di Ri-creazione.Il campo della creatività è dunque estremamente complesso e si coniuga con la necessità di plasmare o riplasmare prima di tutto noi stessi.La storica dell’arte Elda Cerchiari Necchi inserirà il suo punto di vista sul tema, privilegiando gli aspetti più attuali della creatività umana.