A cura di Jean Blanchaert, Viola Emaldi, Anty Pansera
Coordinamento di Giuseppe Olmeti
Biblioteca Umanistica di Santa Maria Incoronata,
Corso Garibaldi 116 - Milano
Apertura al pubblico dal 15 al 26 luglio 2015
Inaugurazione 14 luglio 2015_ ore 18
Orario: tutti i giorni dalle 12 alle 22
Ingresso libero
La mostra “Grand Tour” – Alla scoperta della ceramica Classica italiana, organizzata da AiCC, Associazione Italiana Città della Ceramica ci porta in 34 Comuni italiani, centri di produzione ceramica, dove molteplici stili decorativi e gusti coloristici hanno costruito nel tempo una tradizione che ancora oggi si affida alla sapienza di mani esperte. Siamo invitati al Convivio dell'antichità, al Banchetto medievale e alla Festa di corte rinascimentale, fino al pranzo della domenica con il servizio di piatti dei nostri nonni.
Se il “Gran Tour” – precisano i curatori Jean Blanchaert, Viola Emaldi, Anty Pansera - ci ricorda il lungo viaggio di turismo colto di viaggiatori illustri - da Goethe a Stendhal, da Dickens a Huxley - destinato a perfezionare il loro sapere, questo nostro “Gran Tour” ci porta negli innumerevoli centri di produzione ceramica, dalla Puglia al Veneto, dalla Sicilia e Sardegna alla Liguria e Piemonte, dall’Abruzzo alla Romagna e alla Toscana… ai “cento campanili” della nostra penisola dove “cento” stili decorativi e “cento” gusti coloristici hanno costruito nel tempo una tradizione che ancora oggi si affida alla sapienza di mani esperte.
Ulteriori precisazioni ci vengono fornite dal Senatore Collina: "Il cammino della civiltà è stato segnato dal progredire dell'alimentazione, che ha sempre portato miglioramenti nella condizione umana. E in rapporto alle migliori condizioni di alimentazione e di vita, l'attenzione alla tavola si è sempre sviluppata nella maggior cura per il vasellame e per la mensa. Così dall'epoca degli Etruschi, fino ad oggi, l'arte di arredare e arricchire la tavola si è costantemente sviluppata, segnando progresso e regresso della condizione umana.
Ecco allora che si potranno ammirare, il vasellame in bucchero di gusto etrusco, i grandi vasi e piatti da portata cinquecenteschi per le tavole delle Signorie italiane, le crespine faentine, i versatori tardo rinascimentali e poi liberty, le ciotole popolari, le brocche da mescita altomedievali di gusto orvietano, le zuppiere lodigiane dai decori ottocenteschi, i servizi da tavola bassanesi di stile rococò, le alzatine, i centritavola neoclassici, le coppe antropomorfe di gusto barocco di Caltagirone, i boccali a lustro umbri, i piatti da "pompa” derutesi, e ancora contenitori specifici per elementi preziosi come sale, olio, vino, tè etc.
Ed è la ceramica, vero e proprio " piatto forte" della suppellettile da mensa, il filo rosso del percorso che siamo invitati a compiere e il motore di questa insolita macchina del tempo.