Lunedì 16
marzo alle ore 18 allo Spazio Oberdan si tiene l'ultimo incontro del ciclo POLIEDRICA. RITRATTO DI CITTA', ideato da Elda
Cerchiari Necchi e curato da Chiara Rosati, con Elda Cerchiari Necchi, Marco Carminati e Manuel Ferreira.
Marco Carminati, giornalista responsabile delle pagine d’Arte della
Domenica del Sole 24 Ore, ripercorrerà alcuni passaggi
fondamentali del ciclo Poliedrica che si è contraddistinto per le
contaminazioni tra le arti, preannunciando stimolanti novità nel paesaggio
culturale milanese.
Milano è stata al centro di una riflessione e possiamo senz’altro
concludere che non si è trattato di una sterile celebrazione. La nostra città è
da sempre un importante centro propulsivo e di aggregazione e un luogo di
incontro tra genti e culture diverse.
Con lo stesso spirito sta nascendo la guida “Milano Mia” un progetto editoriale di Elda Cerchiari Necchi a cura
di Chiara Rosati, che raggruppa tanti personaggi di cui abbiamo sentito la voce
nel corso degli incontri dell’Associazione e molti altri ancora.
Per l'occasione Manuel Ferreira, attore e autore della compagnia teatrale Alma Rosé, interpreta il monologo “Canto per la Città” scritto con Elena Lolli. Come in un dialogo amoroso si snodano le contraddizioni di un rapporto difficile e controverso di cui, però, non possiamo fare a meno.
Fondamentale per l’identità multiculturale di questa serata, l’apporto poliedrico di un gruppo affermato di musica klezmer, canzone yiddish e sefardì coordinato da Lydia Cevidalli, nota violinista.
La musica klezmer si è nutrita, nel corso dei secoli, dei linguaggi e delle culture di diversi paesi. Le tradizioni musicali di Polonia, Romania, Russia e Ucraina rivivono in questa musica, coniugate a una religiosità molto espressiva. E’ una musica che ha attraversato terre, conosciuto civiltà, culture e suoni diversi, e ha fatto sue tali suggestioni integrandole in uno stile perfettamente riconoscibile, diventando espressione di pluralismo e dunque sinonimo di libertà.
Ingresso libero.