Lunedì 2 marzo alle ore 18 allo Spazio
Oberdan prosegue il ciclo POLIEDRICA. RITRATTO DI CITTA', ideato da
Elda Cerchiari Necchi e curato da Chiara Rosati, con un incontro dal titolo:
In
collaborazione con Città metropolitana di Milano, con il Patrocinio del Comune
di Milano, il contributo di Gallerie d'Italia e con la partecipazione
straordinaria del Conservatorio G. Verdi di Milano.
Con Marco
Carminati, giornalista responsabile
delle pagine d’Arte della Domenica del Sole 24 Ore, scopriremo come la Gioconda
sia divenuta nel XX secolo il quadro più famoso al mondo. Saremo trascinati a
seguire le vicende rocambolesche e divertenti che hanno reso questo ritratto di
donna, misterioso ed enigmatico, una vera e propria attrazione.
Il quadro non ha particolare notorietà fino al 1911
quando Vincenzo Peruggia lo ruba
portandolo con sé in treno fino a Luino, ritenendo erroneamente
che il dipinto sia stato portato via dall’Italia in epoca napoleonica. Di
questo furto parlano tutti i giornali del mondo. E’ il primo esempio di
notorietà creata dai media che amplificano la notizia e seguono le complesse
ricerche del dipinto. Qui cominciarono anche i “pellegrinaggi” al Louvre…in un
primo momento per vedere solo il chiodo a cui era stata appesa!
Viene analizzata anche la sua
fortuna critica che la rende una vera e propria icona pop: rielaborata e
riproposta da grandi artisti come Marcel Duchamp, Andy Warhol e Botero approda più
volte alla pubblicità, in numerose versioni e copie realistiche o irriverenti.
Un esempio di tam-tam mediatico che porta quest’opera a surclassare altri
capolavori assoluti della storia dell’arte.
L'incontro è preceduto da Simone Rinaldo, allievo del Conservatorio di Milano, alla chitarra che esegue: "Variations a travers les siècles", di Mario Castelnuovo-Tedesco (1895-1968) e "Quatre pièces brèves" di Frank Martin (1890-1974). Ingresso libero.