mercoledì 6 aprile 2016

POLIEDRICO ITINERARIO tra creatività e antropologia

I prossimi quattro appuntamenti organizzati dall’Associazione Elda Cerchiari Necchi dal titolo “POLIEDRICO ITINERARIO” avranno luogo presso una prestigiosa sede dell’Università degli Studi di Milano, Palazzo Greppi, via Sant'Antonio, 10 - Milano. 
Curati da Stefano Allovio, professore di Antropologia culturale della Facoltà di Filosofia e da Chiara Rosati, saranno dedicati alle connessioni tra Creatività e Antropologia.

Come scrive Francois Laplantine, l’antropologia culturale non è tanto un sapere sulle identità locali, ma piuttosto un pensiero della relazione. Questo è tanto vero in rapporto alle appartenenze sociali quanto in riferimento ai prodotti culturali, agli artefatti, alle abilità artistiche. Sono le relazioni, le connessioni, le mescolanze e in ultimo gli incontri a generare un terreno fertile dove la creatività umana si sviluppa declinandosi in modo plurale. Per tale motivo occorre idealmente mettersi in viaggio e rinvenire negli angoli di mondo più disparati i frutti impazziti della creatività umana, ovvero i soli frutti possibili delle culture inserite nel flusso della storia.

Mercoledì 6 aprile ore 17
Marco Aime
Bob Dylan, il “Giuda elettrico”
Il “Rinascimento” musicale degli anni Sessanta, di cui Bob Dylan fu uno degli indiscussi protagonisti, mette in crisi la teoria del celebre filosofo Theodor Adorno sulla banalità e ripetitività della musica popolare e ci riporta a una riflessione sul tema della “tradizione”.

Mercoledì 13 aprile ore 17
Adriano Favole
L'identità è davanti a noi". Creatività e politica in Nuova Caledonia
Costretti, loro malgrado, ad adattarsi a nuove lingue, culture e tradizioni, i popoli dell’Oltremare europeo hanno vissuto in anticipo quei fenomeni di pluralismo culturale e linguistico che l’Europa, di questi tempi, farebbe bene ad ascoltare e indagare. 







Mercoledì 20 aprile ore 17
Cristiana Natali, Alessandra Pizza
L'India, la danza e gli dèi
Il Bharata Natyam è una forma di danza dell’India meridionale il cui repertorio attinge alla mitologia e all’epica hindu. Attraverso una lezione-spettacolo potremo decifrare questa complessa forma artistica scoprendone le caratteristiche tecniche e la capacità di raccontare con vividezza le vicende di esseri umani e divinità. 

Mercoledì 27 aprile ore 17
Stefano Allovio
Cannibali a Manhattan
L’arte tradizionale mangbetu nasce più di 100 anni fa dall’incontro fra la tradizione artistica congolese e la voracità commerciale newyorkese. Un’arte autentica quanto basta per mostrare, ancora una volta, che la creatività culturale si nutre di incontri, contaminazioni e connessioni inaspettate.