In questo appuntamento si indaga un altro linguaggio - quello musicale - legato a una realtà antropologica molto specifica, che ha come fulcro la società milanese ottocentesca nel periodo pre-unitario. Un’epoca storicamente caratterizzata da un senso di crisi degli ideali, ma anche incline a un taglio umoristico come in certa letteratura "scapigliata". In quel tempo nasce il carnevale moderno, il periodo festivo più lungo dell'anno, caratterizzato da feste sia pubbliche sia private come quelle allestite al Teatro alla Scala o alla Società del Giardino. Le musiche da ballo, che derivano spesso dal repertorio operistico, si diffondono presto con grande successo presso tutti gli strati sociali. Il carnevale si rinnova attraverso i balli "a coppia chiusa" - in primis il valzer a lungo ritenuto scandaloso. Le scelte musicali delle feste carnevalesche dell'epoca ci aiutano a comprendere il rapporto tra dimensione collettiva e dimensione privata, che analizzeremo con numerosi contributi visivi e sonori.
La serata è parte del programma del ciclo "Paesaggi senza confini" ideato dall'Associazione Culturale Elda Cerchiari Necchi.