venerdì 29 novembre 2019

Signature Kitchen Suite @ Ordine degli Architetti di Milano

Signature Kitchen partecipa alle giornate di formazione

dell’Ordine degli Architetti Milano

Milano, 29 - 30 novembre 2019

Signature Kitchen Suite, nuovo brand built- in di elettrodomestici top di gamma, partecipa il 29 e 30 novembre alla “maratona” formativa dell’Ordine Architetti Milano - uno dei protagonisti nazionali nell’ambito della promozione del valore e della qualità dell’architettura e del progetto - presso la storica sede di Via Solferino.

Una full immersion di aggiornamento professionale unica in Italia centrata su alcune parole chiave: progettazione, creatività, sostenibilità, etica. Condividiamo con i professionisti dell’Ordine l’interesse per i valori connessi a una superiore qualità di servizi, affiancati alle più moderne tecnologie.

Al fine di “progettare bene per cucinare meglio”, è nato – con il sostegno di LG Electronics – Signature Kitchen Suite un marchio di elettrodomestici da incasso con tecnologie all’avanguardia, in grado di rispondere alle reali esigenze di chi cucina.

SKS è orgogliosa di accogliere architetti e progettisti mostrando i nuovi elettrodomestici premium da incasso, pensati per una generazione di cuochi che ricercano la maggior qualità nella preparazione e conservazione di cibi e bevande.

Prodotti innovativi ed esclusivi che rispondono perfettamente alla filosofia del TRUE TO FOOD, fedeltà e rispetto per la qualità e il gusto, nella massima cura di ogni gesto e contro ogni spreco. Ottimizzazione di tempi, spazi e risorse i nostri obiettivi. Originalità, eleganza e robustezza le principali caratteristiche degli elettrodomestici SKS.

sabato 20 luglio 2019

Vivian Maier - The Self-portrait and its Double

 

Vivian Maier, The Self-portrait and its Double

a cura di Anne Morin

20 luglio – 22 settembre 2019

Magazzino delle Idee

Corso Cavour, 2 - Trieste

Dal 20 luglio al 22 settembre 2019 il Magazzino delle Idee a Trieste presenta, per la prima volta in Italia, la mostra Vivian Maier, The Self-Portrait and its Double, a cura di Anne Morin, realizzata e organizzata dall’Ente per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con diChroma photography, Madrid, John Maloof Collection e Howard Greenberg Gallery New York.

70 autoritratti, di cui 59 in bianco e nero e 11 a colori, questi ultimi mai esposti prima d’ora sul territorio italiano, raccontano la celebre fotografa attraverso i suoi autoritratti scattati quando ancora, da sconosciuta bambinaia, passava il tempo a fotografare senza la consapevolezza di essere destinata a diventare una vera e propria icona della storia della fotografia. Nel suo lavoro ci sono temi ricorrenti: scene di strada, ritratti di sconosciuti, il mondo dei bambini – il suo universo per così tanto tempo – e anche una predilezione per gli autoritratti, che abbondano nella produzione di Vivian Maier attraverso una moltitudine di forme e variazioni, al punto da essere quasi un linguaggio all'interno del suo linguaggio. Un dualismo. L'interesse di Vivian Maier per l'autoritratto era più che altro una disperata ricerca della sua identità. Ridotta all'invisibilità, ad una sorta di inesistenza a causa dello status sociale, si mise a produrre prove inconfutabili della sua presenza in un mondo che sembrava non avere un posto per lei.

venerdì 28 giugno 2019

Sergio Scabar - Oscura Camera (1969-2018)

Sergio Scabar
Oscura Camera (1969-2018)

 

a cura di Guido Cecere e Alessandro Quinzi  

28 giugno - 13 ottobre​ 2019


Ente Regionale per il Patrimonio Culturale
Musei provinciali di Gorizia
Palazzo Attems Petzenstein
Piazza E. de Amicis, 2 Gorizia
 

a cura di Musaeus Società Cooperativa


I Musei Provinciali di Gorizia ospitano la mostra
 Sergio Scabar Oscura Camera (1969-2018),  a cura di Guido Cecere e Alessandro Quinzi, inaugurata lo scorso 27 giugno e aperta fino al 13 ottobre 2019.

La mostra si arricchisce di un appuntamento settimanale che prevede la visita guidata e gratuita della mostra, grazie alla collaborazione con Musaeus Società Cooperativa.

Oscura Camera è la prima antologica in Italia dedicata a Sergio Scabar, artista che ha fatto dello scatto un vero strumento di riflessione e di indagine. Autodidatta, Scabar è divenuto noto per l’originalità de Il teatro delle cose del 1999, lavoro che ha segnato la sua svolta stilistica votata a una ricerca poetica incentrata sull’essenzialità degli oggetti e delle loro forme. Il percorso espositivo è composto da quasi 300 fotografie e si sviluppa seguendo l’andamento cronologico del lavoro di Scabar, distinguibile in due fasi: una prima en plein air, del genere del Reportage, e una successiva più sperimentale e riflessiva, che dagli anni Novanta in poi ha definito la sua cifra artistica. 



venerdì 14 giugno 2019

CHRISTOPHE MEIMOON

homme

Mostra Fotografica

7.24X0.26 Gallery di Pier Giuseppe Moroni

Via San Pietro all’Orto 26_ Milano

a cura di Linda Zanolla

14 giugno al 31 agosto 2019

Da martedì a sabato h. 9.30 – 18.00

Ingresso libero

Dal 14 giugno al 31 agosto 7.24X0.26 Gallery di Pier Giuseppe Moroni presenta homme, la prima mostra italiana di Christophe Meimoon. L'esposizione si sviluppa in 19 immagini retroilluminate allestite in boxlight e 17 stampe, tutto in un rigoroso e avvolgente bianco e nero, realizzate in varie parti del mondo negli ultimi tre anni. 

Il mondo maschile qui proposto da Meimoon e dalla curatrice Linda Zanolla, ha un tratto distintivo di grande eleganza e seduzione, che si tratti di personaggi famosi - da Noel Gallagher a Tim Roth - o di modelli la cui bellezza emerge in modo sempre accattivante e mai scontato.

Oltre a fotografie di importanti campagne sono qui presentati numerosi scatti inediti, che sono il risultato di un lungo lavoro di ricerca del fotografo francese, affascinato soprattutto dalla potenza del ritratto e particolarmente interessato a ciò che può esprimere un volto.  Per Christophe la bellezza non è infatti guidata da alcuna norma, è una percezione insita nel profondo e differente in ogni soggetto. Come lui stesso racconta, a seguito di un evento personale, tre anni fa ha iniziato un lavoro di ricerca artistica intorno all'uomo, mettendo in discussione il precedente lavoro fotografico che per lui si era svuotato di significato.

L’ispirazione a creare foto nasce in questa nuova fase della sua carriera da diverse suggestioni, dopo aver visto una mostra, un film o anche un volto, che lo riportino a memorie artistiche o di vita vissuta. Così emerge la sua natura nostalgica, immersa nelle atmosfere dagli anni '50 agli anni '80.

Meimoon dedica particolare attenzione ai casting che, nell’incontro con la personalità dei suoi soggetti, rappresentano la chiave delle sue fotografie, con un approccio estetico profondo e intimista. Questo lavoro rappresenta oggi la sua personalità ma è da lui considerato solo un inizio, il primo atto di un progetto più ampio che desidera tradurre in film.


martedì 21 maggio 2019

LA MILANESIANA 2019

LA MILANESIANA 2019

Letteratura Musica Cinema Scienza Arte Filosofia Teatro Diritto e Economia

Ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi

VENTESIMA EDIZIONE

UN COMPLEANNO SPECIALE



10 giugno – 31 luglio 2019

Letteratura Musica Cinema Scienza Filosofia Teatro Diritto e Economia

10 giugno – 16 novembre 2019

Arte

#19Milanesiana

Presentato il programma della ventesima edizione de La Milanesiana Letteratura Musica Cinema Scienza Arte Filosofia Teatro Diritto e Economia, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, promossa da Comune di Milano e Regione Lombardia, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e organizzata da IMARTS International Music and Arts e Fondazione Elisabetta Sgarbi

Il tema della Milanesiana 2019 è LA SPERANZA

La Milanesiana è promossa dal Comune di Milano e Regione Lombardia

In programma 65 appuntamenti, con 210 ospiti internazionali provenienti da 15 Paesi e 12 mostre.

È un anno di importanti anniversari per La Milanesiana, che ricorda in questa occasione il suo ventesimo compleanno. 

Si è rafforzato il carattere itinerante del Festival:  oltre che a Milano, per la prima volta La Milanesiana sarà a Roma, Venezia, Brescia, Alessandria, al Vittoriale degli Italiani a Gardone, a Pavia, a Lodi; tornerà a Bergamo, Torino, Verbania, Bormio, Ascoli Piceno, Firenze; presenterà 12 mostre, alcune delle quali in anteprima mondiale, e un florilegio di scrittori, musicisti, filosofi, uomini di teatro e di scienza da tutto il mondo; e, ancora, è stata ispessita la tela che lega festival disseminati non solo a Milano (Bookcity e Bookpride) ma su tutta la penisola (ad esempio il Salone del Libro di Torino e il Festival delle Letterature di Roma).

La Milanesiana si arricchisce inoltre di una voce, l’Economia, con appuntamenti a Milano presso il prestigioso Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana, nel cinquecentenario della prima attività borsistica a Bruges.

Tra gli ospiti: 3 Premi Nobel, 1 Premio Oscar, 3 Premi Pulitzer, 1 Premio Goncourt, 6 Premi Strega, 1 Booker Prize, 1 Leone d’oro, 1 Leone d'oro alla carriera, 1 Leone d’Argento, 7 David di Donatello, 5 Nastri d'Argento, 2 Golden Globe, 1 Premio Galileo oltre a numerosi noti esponenti del mondo della scienza, della musica, del cinema, dell’architettura, della filosofia, del diritto e quest’anno anche dell’economia.

Partner Banco BPM, GFK, Università IULM, MM SpA, Il Maggiore – Fondazione Centro Eventi, La Venaria Reale - Residenze Reali Sabaude, Centro Studi – Fondazione Meyer, Letterature. Festival Internazionale di Roma, Parco Archeologico del Colosseo, Regione Marche, Comune di Ascoli Piceno, Almo Collegio Borromeo, GO – Nova Gorica Gorizia Candidata Capitale Europea della Cultura 2025, Pejo, Pba, IBS.it, Netphilo Publishing, Gruppo Planetaria-Chateaux Monfort


sabato 13 aprile 2019

Robert Doisneau - Across the century


Les Enfants de la Place Hébert, 1957 ©Atelier Robert Doisneau

13 aprile – 23 giugno 2019

Magazzino delle Idee 
Corso Cavour 2 - Trieste

Dal 13 aprile al 23 giugno 2019 il Magazzino delle Idee a Trieste presenta la mostra Robert Doisneau. Across the century, organizzata da Ente regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con diChroma photography, Madrid. 

Un’ampia retrospettiva dedicata al grande fotografo francese, composta da 88 fotografie in bianco e nero che sintetizzano l’intero arco della sua attività artistica, dal 1929 al 1987. Le fotografie d’epoca selezionate dalla collezione dell’Atelier Doisneau, raccontano la passione fotografica dell’autore che più ha celebrato la bellezza misconosciuta della quotidianità, creando un immaginario collettivo basato sulla vita della gente comune. 

Ogni volta che venivano pubblicate nelle riviste del dopoguerra, le sue fotografie avevano il potere di dare alle persone fiducia nel futuro, malgrado la Francia fosse completamente distrutta e la povertà riguardasse la maggior parte della popolazione. 

Questa fotografia “umanista” si concentrava sulle persone, non su un evento specifico o su qualcosa di straordinario, raccontandone la vita quotidiana. Come diceva Victor Hugo, "Lo straordinario è nel profondo dell'ordinario" e questo è ciò che Doisneau cattura con malizia, empatia, sempre attento al mondo, agli altri. 

Al Magazzino delle Idee troviamo esposte tutte le tematiche più importanti su cui Doisneau ha lavorato: la vita quotidiana, la vita di strada, i sobborghi, Parigi, i bambini, la ricostruzione della Francia dopo la seconda guerra mondiale.

Una vera e propria passeggiata nel XX secolo, attraverso le sue immagini più iconiche come il Bacio all'Hotel de Ville - la fotografia più riprodotta in assoluto nella storia della fotografia - e altre meno note al grande pubblico.

Di fotografia in fotografia, di fronte all’opera compiuta, avrebbe potuto concedersi il beneficio di un momento di soddisfazione, ma era totalmente incapace di qualsiasi forma di autocompiacimento: Un centesimo di secondo qui, un centesimo di secondo là; messi in fila fanno solo uno, due, tre secondi rubati all’eternità?


venerdì 1 marzo 2019

I Paesi Bassi alla XXII Triennale di Milano

 I SEE THAT 

I SEE WHAT 

YOU DON’T SEE 


01.03.–01.09.2019 


La Triennale di Milano 

Viale Alemagna, 6 

Milano 

 

Partecipazione dei Paesi Bassi alla XXII Triennale di Milano


Commissario 

Guus Beumer, Het Nieuwe Instituut 

Curatrici 

Angela Rui, Marina Otero Verzier, e Francien van Westrenen 


I See That I See What You Don’t See, il contributo olandese alla XXII Triennale di Milano, presenta un’immagine su più livelli, non-binaria e a volte imprevedibile della relazione contemporanea e multispecie con l’oscurità. 

Il progetto sostiene che l’ambiente odierno, in cui i confini tra natura, ecologia, tecnologia e cultura sfumano sempre di più, sia il risultato di continui interventi di design. Il design si colloca dunque come un tentativo sia distruttivo che riparatore, coinvolto nella relazione mutevole del corpo con i cicli di luce e ombra. 

Per la XXII Triennale di Milano, il progetto sfrutta il panorama come modello spaziale. Originariamente pensato per creare l’illusione di una visione panottica del mondo, il panorama qui articola una rappresentazione frammentata di un paesaggio contemporaneo. Questi meccanismi di visualizzazione agiscono da vettore di ricerca nonché da orizzonte stratificato che racchiude modi di vedere storici e attuali. Diorami, proiezioni o schermi piatti presentano filmati, performance, paesaggi sonori e olfattivi progettati dai diversi artisti. Sono varchi verso ciò che di solito non siamo in grado, o non scegliamo, di vedere; verso ambienti cosmici, automatizzati e apparentemente invisibili che sono stati progettati e che quindi potrebbero essere riprogettati.