sabato 6 dicembre 2014

"GUARDATEMI IN FACCIA" Ritratti nella mente, mostra di Giordano Floreancig

Ex convento di San Francesco
Pordenone, 
piazza della Motta 2
Dal 07/12/2014 al 11/01/2015 
Con il Patrocinio e il
sostegno di 
COMUNE DI PORDENONE

Da tutta l'opera di questo grande artista risulta che lui non crede
all'elezione o alla salvezza, ma alla degradazione e alla caduta dell'umanità : dunque anche la sua pittura non è un processo elettivo, ma degradante.
Guardatemi in faccia è l'esposizione della autenticità del tormento umano dove solo gli imbecilli non hanno possibilità di rispecchiarsi 
”. (Ezio Vendrame)

 “Guardatemi in faccia” è un grido e una richiesta di attenzione, e soprattutto il titolo di una mostra personale dedicata a Giordano Floreancig in una sede di grande suggestione: l'ex convento di San Francesco a Pordenone.

Oltre 300 ritratti a olio su tela che custodiscono un messaggio preciso: la normalità non esiste. Ogni personaggio sgomita per farsi notare, appare e grida. Volti liberi e soli, qui accostati su alte pareti come in un’antica quadreria in modo che il visitatore possa guardare in faccia un altro lato della realtà, quella pazzia che è in tutti noi e che ci rende unici e diversi dagli altri.

Ogni tela è accompagnata da un nome proprio a definire un'identità in mezzo a una folla di forme e colori: busti e mezzi busti di aspetto quasi sfrontatamente espressionista – perché, secondo l’artista, è soprattutto il volto che ci contraddistingue e parla di noi -,  ritratti di una cromia assoluta realizzati senza tavolozza e cavalletto, dal tubetto alla tela.

Progetto: Marco Viola Studio con Sebastiano Corazzin
A cura di: Linda Pilar Zanolla

Orario: dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 19.30 
domenica e festivi 11.00/13.00 - 15.30/19.30
Lunedì chiuso
Inaugurazione sabato 06/12/2014 ore 18.30

mercoledì 3 dicembre 2014

FRAGILE presenta i PETit TABLE di Anna Gili

Fragile presenta la nuova collezione di Anna Gili dedicata agli animali “Animalove”, i PETit TABLE: una serie di quattro tavolini in edizione numerata di ispirazione zoomorfa, in vetro e ceramica realizzata a Nove, uno dei siti di eccellenza della tradizione ceramica del made in Italy. 

Le nuove creazioni di Gili si inseriscono propriamente nel solco della ceramica di art design che ha in Italia una lunga tradizione. Oggetti portatori di un'eco primordiale ma stilisticamente moderni, facilmente inseribili in un contesto di home decoration per la loro accessibilità al vasto pubblico e, allo stesso tempo, esemplari da collezione.

I tavolini di Anna Gili sono home sculptures, amorevolmente al servizio della vita domestica: vere e proprie presenze iconiche, allegre e talvolta anche severe.
Come Anna Gili racconta: “…adatti a tutti coloro che amano gli animali… Questa forma di presenza animale “inanimata” è comunque una presenza positiva, terapeutica, che protegge e rassicura l’essere umano dalle sue ataviche fobie…”. 
Le creazioni di Anna Gili mettono in dubbio in modo sottile e ironico il nostro rapporto con l’uso e il possesso di oggetti, che si trasformano in presenze vive e vanno ad abitare il nostro ambiente quotidiano.
Opening: mercoledì 3 dicembre dalle ore 18_ Via San Damiano 2

lunedì 1 dicembre 2014

Poliedrica. Ritratto di città. 1.12_ Vie d'acqua, vie di civiltà

Lunedì 1 dicembre alle ore 18 allo Spazio Oberdan si terrà un nuovo incontro del ciclo POLIEDRICA. RITRATTO DI CITTA', ideato da Elda Cerchiari Necchi e curato da Chiara Rosati, dal titolo: “Vie d’acqua, vie di civiltà”. La rete  delle vie d’acqua lombarde è candidata a ‘patrimonio dell’umanità’. Vie di scambio, anche culturale, arricchiscono da sempre il nostro territorio. 
A. Ingranni. Naviglio a San Marco
Un esperto, Paolo Volorio, architetto e professore presso la Facoltà di Architettura di Milano incaricato del corso di Caratteri Costruttivi dell’Edilizia Storica, ne traccia la storia  e sottolinea come ancora oggi, quando i più moderni mezzi di comunicazione hanno ridotto l'importanza delle vie d'acqua, queste continuano a presentarsi ai nostri occhi come una testimonianza incancellabile del nostro passato e un’interessante risorsa turistica.
Conca del Naviglio
Il sistema lombardo di canali navigabili, con epicentro a Milano, si è sviluppato dal Medioevo all'Ottocento. Questa rete ha incrementato rapporti commerciali, attività agricole, intrecci culturali di straordinaria qualità, offrendo all'intera Europa un esempio mirabile di civiltà.
R. De Angelis_Via Senato futura con i navigli  riaperti 
A partire dagli anni ’70 del Novecento comincerà a svilupparsi un interesse per questa realtà, con un fiorire di studi storici e di proposte di ripristino e riapertura che hanno trovato nella prossima occasione dell’Expo Internazionale 2014 nuovo vigore polemico e propositivo, teso a recuperare il ruolo centrale di Milano città d’acqua nel contesto europeo (come l’ebbe storicamente) non soltanto per recuperare qualità ambientale, ma anche nell’ottica di un sistema di trasporti ‘dolce’ ed ecologicamente compatibile. 

Anche questo incontro di POLIEDRICA sarà accompagnato da un allievo del Conservatorio di Milano. Danilo Mascetti eseguirà al pianoforte le Composizioni d’acqua di Claude Debussy (1862-1918) da Images I e II: Reflets dans l'eau; Mouvement; Poissons d'or.